Nuova nota stampa dei consiglieri di minoranza del Comune di Cosenza. L’inettitudine impedisce la complicità!

Nuova nota stampa dei consiglieri di minoranza del Comune di Cosenza. L’inettitudine impedisce la complicità!

L’approvazione, lo scorso lunedì, del bilancio consolidato 2021 con i voti della sola maggioranza, ovvero diciassette Consiglieri più il Sindaco, in seno all’assise comunale, impone una dichiarazione di chiarezza da parte dell'opposizione che, compattamente, ha deciso in quella circostanza di lasciare l’aula non votando la pratica in discussione. 

Un atteggiamento dettato dalla necessità di rappresentare plasticamente, mediante l’abbandono fisico dell’assise, la denuncia non solo del rilevante ritardo con cui è stato trasmesso (impedendone di fatto un’attenta disamina e, quindi, privando la minoranza del corretto esercizio del ruolo) ma soprattutto del parere negativo del team dei revisori dei conti. L’organo revisionale ha difatti rilevato un disallineamento fra le partite contabili dell’Ente e quello delle sue partecipate (leggi AMACO), nonché evidenti incongruenze contabili in riferimento agli elementi dell’attivo patrimoniale.

Errori marchiani e grossolani che evidentemente ai revisori hanno impedito di dare il placet. Codesto parere negativo, coniugato alle evidenti sbavature contabili - peraltro emerse anche durante il dibattito consiliare - hanno indotto tutti i consiglieri di opposizione a chiedere un rinvio della disamina della pratica proprio per sanare quanto rilevato.

È altrettanto opportuno precisare che, seppur il bilancio in questione fa riferimento al periodo della precedente sindacatura, la responsabilità e la gestione amministrativa dello stesso sono tutte in capo all’amministrazione attuale che ne ha determinato la genesi, lo sviluppo e la conseguente approvazione chiedendo al Consiglio una sorta di “atto di fede” al quale non si poteva, non si doveva, non si è voluto prestare il fianco. L’inettitudine impedisce la complicità!

Il comportamento della maggioranza, che ha rifiutato di rinviare la discussione - rinvio che avrebbe ovviamente sanato le gravi “infermità” contabili - è un atteggiamento deprecabile che denota un dilettantismo allo sbaraglio che da un anno a questa parte sta solo creando danni irreparabili alla città.

Finora questa minoranza, nonostante questi ed altri innumerevoli errori, ha sempre dimostrato serietà e, infatti, responsabilmente tutte le precedenti pratiche di bilancio sono state diligentemente e coerentemente votate, pur criticando apertamente il merito e i metodi che venivano messi in pratica.  Assistiamo frequentemente, purtroppo, ad un’istruttoria delle pratiche di consiglio che è carente sotto il profilo documentale ed anche sotto quello procedurale.

Tanto è vero che solo la tarda mattina in cui era convocato il Consiglio è stato possibile leggere il parere del collegio dei revisori dei conti; l’organo revisionale, visto l’estremo ritardo con cui la pratica era stata trasmessa, “non aveva potuto espletare gli approfonditi controlli” che sono di propria esclusiva competenza.

Dalla relazione, però, emerge chiaramente che il bilancio dell’Amaco, peraltro approvato a giugno alla presenza di un componente della Giunta, in qualità di rappresentante del socio unico, doveva essere  riallineato; cosa che si sarebbe potuta fare per tempo e così facendo correggere le incongruenze contabili.

Questa grave mancanza di attenzione dimostra plasticamente ancora una volta ciò che andiamo affermando da tempo, ovvero, che questa amministrazione targata Franz Caruso è fin troppo impegnata da un lato a fare proclami, dall'altro a denigrare la gestione precedente per occuparsi concretamente delle proprie competenze.

Ci lasciano decisamente sorpresi le diverse dichiarazioni che abbiamo letto in questi giorni, alcune decisamente fuori contesto e del tutto faziose, che hanno trovato spazio persino sul sito istituzionale dell’ente, (fino alla nostra gestione mai utilizzato come terreno di scontro politico).

Appare del tutto singolare il tenore di alcune dichiarazioni provenienti da forze politiche che in altri tempi, a parti invertite, hanno più volte abbandonato l’aula durante lo svolgimento del Consiglio, anche per cimentarsi in improbabili conferenze stampa.

Da parte nostra abbiamo sempre coltivato rispetto per le scelte e l’atteggiamento dell’allora minoranza, impegnati come eravamo a lavorare per concrete iniziative e proficui progetti a favore della crescita urbana,
Auspichiamo che si instauri analogo clima e, soprattutto analoga fattività.

I consiglieri di minoranza 

 

 

 

 

 

 


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