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Terremoto nelle Marche, forti scosse, la più forte di 5.7

Terremoto nelle Marche, forti scosse, la più forte di 5.7

Oggi, mercoledì mattina, alle 7.07, c’è stata una scossa di terremoto nelle Marche. Secondo la seconda stima di Ingv la magnitudo è stata di 5.5 (la prima stima era stata di 5.7) e l’epicentro nella costa marchigiana pesarese a una profondità di 8 chilometri. Sono state registrate 40 scosse in tre ore. Il terremoto è stato avvertito in tutta l’Italia centrale ed è stato seguito da episodi meno gravi (il più forte di magnitudo 4). Segnalazioni sono arrivate da cittadini di Veneto, Umbria, Lazio, Romagna adriatica, Toscana e Abruzzo. Gente in strada nelle Marche.

Al Pronto soccorso dell’ospedale regionale di Ancona sono stati una decina gli accessi per persone rimaste ferite nei momenti di fibrillazione, agitazione e paura seguiti al sisma. Per ora non ci sono richieste di interventi «maggiori» o di soccorsi dalle zone vicini all’epicentro. Alle sale operative dei vigili del fuoco sono arrivate alcune richieste di verifiche su edifici. Trenitalia intanto prevede per le 12 la riattivazione della circolazione (sospesa in via precauzionale) dei treni lungo le linee interessate dalle scosse: l’Adriatica tra Rimini e Varano, l’Ancona-Roma, tra Falconara e Jesi, e la Rimini-Ravenna, tra Gatteo e Cesenatico.

Ad Ancona, Fano, Pesaro, Urbino e Senigallia le scuole sono state chiuse sempre in via precauzionale. Il sindaco di Senigallia, stando a quanto scrive LaPresse, sta facendo anche monitorare il rischio tsunami. "Appena 6 minuti dopo il sisma il Centro allerta tsunami ha diramato un messaggio di informazione, che non è un messaggio di allerta ma informa che c’è stato il sisma per attivare i controlli lungo le coste". ha spiegato all’Ansa Alessandro Amato dell’Ingv, che coordina il centro allerta Tsunami sottolineando che, allo stato attuale "il rischio non c’è".

"Stiamo facendo controlli, molta gente è in strada e al momento non risultano danni ingenti però stiamo facendo tutti i controlli possibili su tutti gli edifici pubblici. Le scuole sono state chiuse in maniera precauzionale. C’è stato grande spavento perché la botta è stata forte e quindi temiamo conseguenze" ha detto il sindaco di Pesaro Matteo Ricci.

L’assessora alla Protezione civile e vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, ha scritto su Facebook: "A seguito della scossa al largo delle Marche, la protezione civile dell’Emilia-Romagna è attiva sul territorio, soprattutto nel riminese per verificare la situazione. Siamo in contatto con il Dipartimento Protezione Civile. Attualmente non si rilevano danni a cose o persone".

Fonti di palazzo Chigi fanno sapere che la presidente del Consiglio Meloni è in costante contatto con il Dipartimento della Protezione Civile e con il Presidente della Regione Marche per seguire l’evoluzione della situazione. Anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è in costante contatto con amministratori locali ed esperti, secondo una nota del suo portavoce. Il ministero della Cultura ha attivato le unità di crisi per programmare i primi sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma e verificare eventuali danni al patrimonio culturale immobile e mobile.

 

 

 

 

 

 

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