Coordinamento Progetto Meridiano: "Fondante in qualunque dialogo il principio di rinnovamento della classe politica"

Coordinamento Progetto Meridiano: "Fondante in qualunque dialogo il principio di rinnovamento della classe politica"

"Noi di Coordinamento Progetto Meridiano riteniamo fondante in qualunque dialogo il principio di un rinnovamento effettivo della classe politica e precisiamo che lo stesso deve essere rappresentato dalla scelta di persone che siano in grado di formulare e realizzare una nuova idea di governo competente e capace e non abbiano piuttosto come unico requisito quello d’essere state a lungo presenti sulla scena politica. Un autentico rinnovamento prevede l’innovazione anche nelle forme di governance perché si possano affrontare efficacemente i temi complessi che si individuano come prioritari per il futuro della nostra Regione. Tanto premesso, desideriamo delineare una parte dell’architettura della nuova giunta del nostro prossimo mandato."

  1. "Le condizioni essenziali per partecipare alla Alleanza politica e civica per una Calabria 2020-2030 aperta al futuro da protagonista e democratica anche nella gestione amministrativa sono riassunte nei cinque punti che seguono:
    promuovere azioni radicali per rafforzare i presidi di sanità pubblica, territoriale e nosocomiale, a partire dalle diciotto strutture ospedaliere chiuse nel duemiladieci dalla Giunta Scoppelliti che ha privato il territorio dei requisiti minimi in materia di sanità pubblica, deviando fondi verso la sanità privata e costringendo i calabresi alla migrazione sanitaria verso altre regioni, con notevole disagio economico ed emotivo. Per questo scopo è necessario un assessorato alla sanità ed al welfare, a decorrere dallo scadere del commissariamento statale imposto dal Governo per ventiquattro mesi al fine di completare il piano di rientro dal deficit di bilancio e l’efficientamento della rete dei servizi;
  2. redigere un piano regionale in materia fiscale e di coordinamento finanziario in concerto con le altre regioni del Sud (operando in base alle Intese interregionali previste dalla Costituzione) per intervenire in modo rapido ed efficace sul controllo della spesa statale ordinaria e su quelle previste dagli investimenti del Recovery fund, portando alla misura percentuale effettiva dei due terzi del totale (64%) gli investimenti nelle aree centro-meridionali del Paese. Anche in questo caso è necessaria apposita delega assessorile, pensando quindi ad un assessorato alla coesione territoriale ed alla perequazione finanziaria e strutturale:
  3. redigere un piano paesistico regionale a valenza ambientale e vincolistica che impedisca l’avanzata di nuova edilizia ed il consumo indiscriminato di suolo e che tuteli rigidamente le coste, le aree montane, le aree fluviali e le aree interne, investendo tutte le risorse pubbliche (e promuovendo anche l’investimento delle risorse private) per la rigenerazione territoriale ed urbana e per la urbanizzazione primaria dei centri abitati. Anche in questo caso è previsto un assessorato: alla tutela del territorio e dell’ambiente;
  4.  redigere un piano regionale di rigenerazione e riqualificazione dei beni confiscati alle mafie (terreni, aziende, palazzi e beni mobiliari) per il riuso sociale e produttivo degli stessi, prevedendo, oltre l’apposita delega assessorile (alla riqualificazione dei beni confiscati), accordi con i Ministeri e con le altre regioni, al fine di garantire l’effettività del riuso produttivo;
  5. garantire un monitoraggio semestrale del programma esposto avvalendosi di idonea piattaforma digitale democratica e pubblica accessibile ai cittadini, che utilizzi gli “open data” e assicuri effettiva trasparenza informativa. L’assessorato previsto per tale funzione è quello alla trasparenza e al monitoraggio civico In questo programma iniziale non sono trattati i punti relativi ad agricoltura, turismo e lavori pubblici e gestione macchina amministrativa regionale, indispensabili e di ancor più difficile gestione, per i quali sarà necessaria una seria cooperazione tra le parti al fine di far convergere in un progetto fattibile e innovativo le molteplici istanze determinate dalle profonde differenze ambientali presenti nel nostro territorio. 

Su questi temi vogliamo misurarci ai tavoli di confronto nell’ambito del centrosinistra ritenendo che occorra redigere un programma in grado di cogliere la complessità del momento. Abbiamo pronti i nomi di donne e uomini in grado di svolgere tali compiti. Se non ora, quando?”

 

 

 

 

 


Stampa   Email