Semi di Zucca e salute della Prostata

Semi di Zucca e salute della Prostata

Quelli di zucca sono i semi della pianta appartenente alla Famiglia botanica Curcubitaceae, al Genere Cucurbita e specie pepo (L.); a seconda della varietà, questa erbacea può produrre zucche o zucchine (zucchini). La C. pepo produce frutti commestibili all'interno dei quali si sviluppano dei semi altrettanto eduli, chiamati appunto semi di zucca. Dalla composizione chimica prevalentemente grassa, a queste sementi sono state attribuite proprietà terapeutiche di vario genere. Alcune di tali caratteristiche sono frutto di una fervida immaginazione, ma non tutte.

I semi di zucca vantano una lunga e consolidata tradizione nella medicina popolare. Tra le varie applicazioni nella medicina tradizionale dei semi di zucca ricordiamo: contro i vermi intestinali, l'enuresi notturna dei bambini e le affezioni della prostata. Oggi, l'olio di semi di zucca è largamente impiegato come rimedio fitoterapico utile nella cura dell'ipertrofia prostatica benigna. Questo ingrossamento anomalo della prostata è tipicamente caratterizzato da disturbi minzionali, quali diminuzione del calibro e del getto urinario, nicturia, urgenza minzionale, minzione intermittente, minzione frequente, senso di incompleto svuotamento della vescica, ritenzione urinaria e gocciolamento post-minzione.

I semi di zucca contengono diversi principi nutritivi interessanti. Contengono un amminoacido, la cucurbitina, che sembra essere responsabile dell'effetto antielmintico. Abbondano anche i carotenoidi e lo zinco (entrambi utili per la salute della prostata), il manganese, il magnesio, il fosforo ed il ferro, anche se il costituente principale rimane comunque acido oleico (24-38%), linoleico (43-56%), tocoferoli e carotenoidi (luteina e β-carotene).

Semi di zucca per la salute della prostata

È noto da tempo che i semi di zucchina e di zucca contengono betasteroli strutturalmente simili agli androgeni ed agli estrogeni. Queste sostanze si sono dimostrate utili per abbassare i livelli di colesterolo e migliorare i sintomi dell'ipertrofia prostatica, effetto che sembra legato in parte alla capacità di inibire la conversione del testosterone in diidrotestosterone, ed in parte all'ostacolo offerto nei confronti del legame tra recettori degli androgeni e diidrotestorone. Quest'ultima sostanza è un ormone derivato dal testosterone per opera dell'enzima 5-alfa-reduttasi, coinvolto - tra l'altro - nell'iperproliferazione delle cellule prostatiche. L'estratto di serenoa repens rappresenta un ulteriore rimedio fitoterapico utile nel trattamento dell'ipertrofia prostatica; nell'organismo umano si comporta infatti come un inibitore chimico dell'enzima 5-alfa-reduttasi, simile alla finasteride ed alla dutasteride, ma immune da effetti collaterali come l'aumentata incidenza di disfunzione erettile e la diminuzione artificiosa dei livelli di PSA.


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