Evasione fiscale, problema nazionale o capro espiatorio?

Evasione fiscale, problema nazionale o capro espiatorio?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo uno scritto di Giovanni Verrecchia su un tema sempre attuale, l'evasione fiscale. "Non esiste governo, dal 2011 ad oggi che non abbia parlato della tanto vituperata evasione fiscale. Da premettere che non si vuole assolutamente giustificare l’ evasione fiscale, ma proviamo a quantificare realmente l’evasione fiscale in Italia. Secondo i dati del governo, il PIL celato al fisco (quello che chiamano “il nero” per intenderci) è di circa 100-120 mld/anno. Una cifra molto elevata, ma che corrisponde a circa l’8% del PIL totale. Come siano costruiti questi dati però, non è dato saperlo."

"Sono per lo più stime, che includono anche i proventi della malavita, della prostituzione, ecc… quindi di per sé non tassabili. Ma dimentichiamo per un attimo questa cosa. E dimentichiamo anche i professori che fanno ripetizioni in nero, i muratori che al sabato fanno lavoretti in nero, i dipendenti che si fanno pagare lo straordinario in nero, altrimenti non lo fanno e addossiamo tutta la colpa del “nero” ai soliti artigiani e partite IVA che, per i governi, sono i “pericolosi criminali” che minano la stabilità economica del paese,perché non fanno mai una fattura."

"Ma quanto mai avranno sottratto alle casse del fisco? Se consideriamo IRES e IRAP, i denari sottratti alle casse del fisco sono circa il 30% e quindi parliamo di una cifra fra i 30 e i 35 mld/anno!. Può sembrare una cifra colossale e molti si staranno già stracciando le vesti pensando a quante scuole e quanti ospedali si possono costruire o sistemare con questa cifra, ma in realtà non è nemmeno il 5% della cifra monstre di circa 800 mld/anno che sono le entrate fiscali, costantemente in crescita negli anni. Il che vuol dire che se il tanto osannato "pagare tutti per pagare meno", verrebbe messo in pratica veramente, se non esistesse l’evasione fiscale, ognuno di noi potrebbe pagare circa il 5% meno di tasse, non una aliquota del 5% inferiore, ma il 5% sul totale annuo. Cioè,circa,qualche centinaia di euro!"

"Sempre, ponendo per assurdo, che lo stato dovrebbe fare pagare le tasse alla mafia, ai cartelli della droga, ecc… Ma torniamo ai nostri 35mld recuperati alle casse del fisco e facciamo un ritorno al passato di 18 anni. Nel 2001 quando è stato introdotto l’euro, tutti ricorderanno che i tassi di interesse sul debito pubblico crollarono e lo stato nei primi anni risparmiò circa 80 mld/anno di interessi sul debito, più del doppio dei nostri 35mld recuperati dall’evasione, e cosa ne fece? Li spese tutti, fino all’ultimo centesimo, anche quelli che non c’erano, indebitandoci ancor di più, perché questa è purtroppo la fine che fanno i denari amministrati male ed è la fine che farebbero i nostri 35 mld, faticosamente recuperati."

"Ora poniamo la nostra attenzione sulla situazione del Paese, abbiamo un debito pubblico mostruoso e sempre in aumento, le finanze pubbliche sono dissestate e non ci sono soldi per le manutenzioni delle strutture pubbliche, figuriamoci per nuovi investimenti, c’è una classe politica sempre più inetta e ignorante, riflesso degli Italiani, sempre più ignoranti e senza principi, che però deve fare i conti con un sistema europeo che non gli permette più di indebitare le casse dello stato. In questo momento la classe politica è paralizzata dall’impossibilità di fare altro debito e dalla propria incapacità di ridurre le inefficienze dello stato, vuoi per incapacità reale o per altri reconditi motivi, ed ottenere quei risparmi necessari per finanziare gli investimenti e ridurre la pressione fiscale, che sono i due fattori necessari per far ripartire l’economia."

"In questa situazione di stallo, lo scontento e la rabbia della popolazione, sta aumentando sempre di più contro la classe politica, la quale non ha alternative che gettare in pasto alla folla inferocita il capro espiatorio…. E cosa c’è di meglio degli evasori?. Per colpa degli evasori, non ci sono i soldi per costruire scuole, ospedali, ecc…. i numeri però, come detto prima, sono ben diversi. Anche ammettendo di far pagare le tasse a mafia, prostitute, cartelli della droga, ecc., l’evasione somma oggi meno del 5% del gettito totale, una cifra che sarebbe facilmente recuperabile combattendo gli sprechi dello stato. Il fatto poi, che tutto l’arco costituzionale sia schierato compatto a lanciare strali contro gli evasori è davvero molto sospetto. Abbiamo tutti i partiti politici, tutti a urlare contro gli evasori, tutti a indicare alla folla il capro espiatorio da linciare, per sviare l’attenzione del popolo dai veri colpevoli della situazione attuale."


Giovanni Verrecchia

 


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